martedì 8 luglio 2008

La Famiglia...

Ne sento parlare sempre, da tutti, in modi molto diversi…in Italia si guarda alla famiglia come al più prezioso dei beni, la usiamo come slogan, ci nascondiamo dietro e dentro di lei in mille modi, ci permettiamo di giudicare tutto attraverso questo modello ideale e idealistico che è espressione più tipica ed inflazionata della nostra cultura socio-etico-religiosa: poi però la realtà è diversa, spesso di molto.

Famiglia IDEALE ovvero esempio cui tendere ma di fatto qualcosa che non esiste nella forma e nella modalità in cui viene descritta, e forse potrebbe anche essere meglio così, ci sarebbe più spazio per le persone vere e il loro modo di associarsi in famiglie naturali o affini.

Il senso di casa, il senso di appartenenza, il senso di famiglia che ad esempio si vuole offrire ad un bambino in affido o in adozione, quello che si prova a ricostruire nelle comunità dove persone in difficoltà ricercano punti fermi, attenzione e sicurezza.

La famiglia naturale, questa meraviglia voluta da Dio cui tutti affidano le migliori premesse di ambiente qualificante senza pari!

Ma le famiglie sono fatte di persone, FALLIBILI come tutti, associate tra loro da un legame diretto di sangue e non sempre da un’affinità caratteriale, con sensibilità diverse, diversi modi di intendere la vita e le sue priorità, persone che spesso non si capiscono e che se non fossero legate dal sangue comune forse non si frequenterebbero nemmeno.

Nelle famiglie naturali si soffre di solitudine, ci sono preferenze a volte dettate dalla necessità altre da una corrispondenza caratteriale più diretta, ci sono mancanze di affetto, disillusioni, errori e con difficoltà si trova un punto d’incontro e vere soluzioni: normalmente ci si barrica dietro il proprio dolore e si tira dritto.

A me capita, a volte non ne ho parlato perché ero piccola e non sapevo come o ero certa non mi avrebbero capita, ora sono grande e talvolta credo di non potermi più permettere di chiedere attenzione e affetto se non arrivano spontanei perché siamo tutti adulti in famiglia e non si deve invadere la vita degli altri.

Però certi atteggiamenti, certe carenze fanno male lo stesso e ancora, ignorare il dolore non risolve nulla e la consapevolezza che i propri famigliari li si ama perché si condivide con loro il DNA e che se così non fosse forse non si andrebbe nemmeno insieme a prendere un gelato, beh questa consapevolezza fa ancora più male.

E poi non si permette di dare un valore sociale riconosciuto a chi prova a costruirsi una famiglia diversa nella forma ma nella sostanza molto più vicina a quell’ideale di tante famiglie cosiddette naturali….

Nessun commento: