lunedì 23 giugno 2008

Vaticano e Bandiera della Pace




Voglio pubblicamente ringraziare il Vaticano per aver liberato la bandiera della pace ed aver restituito questo valore al mondo laico che sicuramente meglio lo incarna.

Tutto nasce dall’articolo di cui riporto sotto uno stralcio nel quale il Vaticano intima a coloro che parteciperanno d’ora in poi ad iniziative di pace cattoliche, quali la marcia di Assisi, e ancor più se si tratta di religiosi, intima appunto di NON PRESENTARSI CON LA BANDIERA DELLA PACE poichè non è simbolo condiviso dalla Chiesa per rappresentare il valore universale della pace.


“ ……..E’ la croce di Cristo e non la bandiera arcobaleno il vero simbolo della pace.
La polemica e’ diretta verso quei religiosi, sacerdoti, uomini di Chiesa che hanno scelto di portare la bandiera arcobaleno come segno di pace nelle marce o l’hanno appesa ai campanili delle chiese preferendola alla croce. Ma in questo modo sembrano aver dimenticato i molteplici significati politici del vessillo.
La bandiera e’ infatti stata, in tempi recenti, il simbolo prima dei movimenti della pace poi anche di quello no-global e infine, in Italia, e’ comparsa di nuovo nel simbolo elettorale della sinistra radicale. Nel servizio dell’agenzia di stampa vaticana si ricostruiscono invece le ambigue radici storiche e culturali della bandiera per la pace. Il simbolo avrebbe infatti origine nella teosofia, teoria sviluppatasi a fine ‘800 che presentava una conoscenza intuitiva del divino e derivava dalla tradizione spirituale dell’India. Non mancano poi i riferimenti al New Age e quindi al neopentecostalismo, quindi al movimento gay - con una lieve variazione nella disposizione dei colori - che ha fatto dell’arcobaleno il suo segno di riconoscimento…..”
Città del Vaticano (Agenzia Fides) 20 giugno 2008


Non voglio esagerare con la polemica ma universale non vuol dire di tutti??
Insomma la Chiesa ancora una volta vuole separare anziché unire, mi pareva che il messaggio di Cristo fosse proprio diverso.

Vedremo allora due marce di Assisi, visto che almeno la proprietà della città non è ancora del Vaticano: un corteo pieno di croci e un altro di bandiere sventolanti.

Al di là delle considerazioni politico teologiche in una marcia festosa che vuole gridare al mondo che la pace è felicità, è comprensione, è festa voi dove sfilereste?

Io non ho dubbi lascio i poveri Cristi in croce e mi metto a danzare tra le bandiere festanti!

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